Il nome Dentosofia deriva dall’unione delle parlole latine “dens”, dente e greca “sophia”, saggezza. Letteralmente quindi dentosofia significa la “saggezza dei denti”.
Ideata dai dott. Rodrigue Mathieu e dott. Michel Monthaus, la dentosofia è una terapia caratterizzata da un approccio umanistico, basato su tecniche funzionali, e che pone in evidenza il legame tra l’equilibrio della bocca con l’equilibrio dell’essere umano. La disciplina si è poi ulteriormente evoluta grazie alle scoperte dei professori Renè Soulet, Andrè Besomes e Petro Planas, che hanno introdotto nuovi concetti e tecniche volte a ottenere l’equilibrio della bocca.
La dentosofia considera il paziente nella sua globalità: ogni essere umano possiede un potenziale di equilibrio che non dovrebbe mai perdere. L’espressione di questo equilibrio, però viene spesso contrastata da autolimitazioni incoscienti (psichiche e fisiche) create dal paziente stesso in risposta al proprio vissuto.
La Dentosofia si propone quindi di intervenire sulle malocclusioni riequilibrando le funzioni neuro- vegetative e questo riequilibrio, a sua volta, va ad agire sulle patologie sistemiche che lo accompagnano.
Esiste infatti un legame tra disturbi di queste funzioni e la comparsa di svariate patologie quali:
- Mal di testa.
- Vertigini, otalgie, problemi alla vista.
- Problemi stomatognatici.
- Cervicalgia.
- Dorsalgia.
- Lombalgia, cadute sul coccige.
- Problemi viscerali, cicatrici.
- Strappi muscolari, Crampi, varici.
- Distorsioni di caviglia, di piede.
- Callosità, varismo, valgismo.
Il principale strumento terapeutico utilizzato dalla Dentosofia è un apparecchio, chiamato attivatore plurifunzionale in silicone che permette al paziente di creare la propria forma orale, agendo sulle seguenti funzioni:
- suzione e/o masticazione
- deglutizione
- fonazione
- respirazione, inducendo alla respirazione nasale e non orale